Il varo della barca è un’operazione simbolica ed emozionante che rappresenta il primo incontro tra lo scafo e il suo elemento naturale, l’acqua. Si tratta del momento in cui la barca, dopo essere stata costruita o riparata a terra, viene calata in acqua per la prima volta.
In questa guida spieghiamo come viene gestito il varo della barca e quante tipologie di varo sono utilizzate per l’esecuzione della manovra.
Varo della barca: la cerimonia
Oltre che un atto pratico, il varo della barca è un vero e proprio evento dal forte carico di significati che, solitamente, viene salutato da una cerimonia formale, alla presenza di una madrina (più o meno conosciuta, in relazione all’importanza dell’imbarcazione), cui spetta il famoso compito di infrangere una bottiglia di champagne sulla prua; tradizione vuole che la bottiglia debba rompersi al primo tentativo, come segno di buona sorte. L’intero rito si svolge all’interno del cantiere navale dove la barca verrà ormeggiata.
Tipologie di varo
Non sarebbe corretto parlare genericamente di varo, in quanto ne esistono diverse tipologie, scelte in relazione alla grandezza della barca. Analizziamo le più comuni.
Varo scivolato di poppa
Il metodo più comune, secondo il quale l’imbarcazione viene posizionata su un carrello inclinato e rilasciata lungo delle slitte, scivolando dolcemente in acqua.
Vantaggi:
- Semplice da attuare
- Richiede una tecnologia relativamente semplice
- È adatto a barche di piccole e medie dimensioni
Svantaggi:
- Non è adatto a barche di grandi o pesanti
- Richiede uno spazio sufficiente per il carrello inclinato
Varo a gru
Secondo questo sistema, si utilizza una gru per sollevare la barca e posizionarla direttamente in acqua.
Vantaggi:
- È adatto a barche di qualsiasi dimensione
- Non richiede uno spazio ampio
- Permette un varo più preciso e controllato
Svantaggi:
- Richiede una gru adeguata e personale specializzato
- Può essere più costoso del varo scivolato
Oltre a queste due tipologie principali, esistono anche alcune varianti meno comuni, come:
- Varo laterale: La barca viene ruotata su un fianco e poi fatta scivolare in acqua.
- Varo a rulli: La barca viene posizionata su rulli e fatta scivolare lungo un pendio inclinato fino in acqua.
- Varo per galleggiamento in bacino: il varo avviene allagando il bacino dove è collocata la barca, consentendole di galleggiare.
La scelta del metodo di varo più adatto dipende da una serie di fattori, tra cui, oltre alle dimensioni e al peso della barca, vi sono anche le condizioni del cantiere e il budget disponibile.
Differenza tra varo e alaggio
La differenza fondamentale tra varo e alaggio sta nel movimento della barca rispetto all’acqua:
- Varo: è l’operazione di calare in acqua un’imbarcazione che si trova a terra, sia essa appena costruita, riparata o trasportata.
- Alaggio: consiste nel tirare fuori dall’acqua un’imbarcazione per metterla a terra, per motivi di manutenzione, rimessaggio o trasporto.
In parole semplici, con il varo la barca entra in acqua, mentre con l’alaggio la barca esce dall’acqua.
Altri aspetti distintivi:
- Momento: Il varo avviene tipicamente al termine della costruzione o di un intervento di riparazione, mentre l’alaggio può avvenire con frequenza regolare, a seconda delle esigenze del proprietario.
- Frequenza: Il varo è un’operazione rara, che si effettua solitamente nel momento della prima messa in acqua dell’imbarcazione; l’alaggio può essere effettuato più volte, a seconda delle esigenze.
- Significato: Il varo è spesso un evento simbolico che segna l’inizio di una nuova avventura per la barca e il suo equipaggio, mentre l’alaggio è un’operazione più routinaria.
Il varo è una procedura antichissima, utilizzata dai marinai nel corso dei secoli e associata al momento della benedizione dell’imbarcazione, durante il quale veniva ad essa assegnato un nome (ne parleremo in uno dei prossimo articoli), come una sorta battesimo. Oggi la valenza simbolica del varo è fortemente cambiata e ai nostri giorni assume anche una funzione legata al marketing, soprattutto se pensiamo al varo delle grandi navi da crociera o, in generale, a natanti dal forte appeal mediatico.